Tipi di pavimento – viaggio alla scoperta del pavimento per interni

Una delle cose che più impegnano durante il rifacimento di una casa è il pavimento. Scegliere quello giusto infatti dipende da un sacco di cose, e inoltre il pavimento non è una parete, che va soltanto decorata con una tinta particolare, una bella carta da parati o un rivestimento di legno.

Un tipo di pavimentazione, in accordo alla presenza o meno di un pavimento esistente, al tipo di calpestio, all’eco che possiamo avere per il modo in cui sono fatte le stanze, alla presenza o meno di umidità, richiede parametri ben determinati per la scelta.

Vediamo insieme quali sono i tipi di pavimento più diffusi, per aiutarti in questa via lastricata di difficoltà!

Guida definitiva alla spiegazione dei diversi tipi di pavimenti

Pavimentare una stanza particolare cambia molto il suo aspetto. Siamo in Italia, patria del marmo e della piastrella, ciò nonostante, in alcuni casi queste scelte potrebbero non essere le più adeguate al tuo ambiente.

Di seguito tutto quello che c’è da tener presente per pavimentare al meglio e al costo più conveniente, vista l’ampia scelta di materiali e tipi di posa, ciascuna stanza della tua casa.

Guida all’acquisto del pavimento

Sono diversi i fattori da soppesare quando si decide di pavimentare un ambiente. È infatti importante considerare ogni materiale disponibile, non solo lo stile della tua casa, e tutti i relativi pro e contro.

Meglio che tu ti renda prima conto di come vuoi cambiare l’aspetto delle singole stanze, potrai quindi scegliere il tipo di pavimento giusto per la tua casa, per le tue necessità e… per le tue tasche.

Ci sono stanze che richiedono attente valutazioni, prima di essere pavimentate

Prima di prendere una decisione finale sul tipo di pavimento da posare a seconda dei gusti e delle esigenze, è meglio fare qualche considerazione a seconda delle stanze, sia che tu stia ristrutturando (quindi incollando un pavimento su un pavimento preesistente), sia che tu stia decidendo quale pavimento posare sulla caldana.

Dividiamo quindi la casa nelle tre aree principali: cucina, bagni e le altre stanze di soggiorno.

1. Cucine

La cucina è sicuramente un punto focale della casa, e non solo perché vi si fa da mangiare. È infatti un po’ il cuore, il vecchio focolare, ed essendo sia un ritrovo che un luogo di lavoro è opportuno scegliere per questo ambiente un pavimento molto resistente ma anche facile da tenere pulito.

Sarà infatti facile che si rovesci qualcosa, pertanto sarà opportuno avere un pavimento resistente all’acqua: perciò, tra i materiali consigliati, ci sono al primo posto ceramica, pietre naturali, linoleum e il legno opportunamente trattato.

Da evitare, i pavimenti particolarmente scivolosi se bagnati, soprattutto in caso ci siano in famiglia bambini o persone con difficoltà di movimento… e anche i nostri amici a quattrozampe!

2. Bagni

Se in cucina il bagnato è una possibilità, in bagno è una certezza, perciò sarà meglio che in bagno tu scelga pavimenti che possano avere a che fare con l’acqua giornalmente, senza problemi.

Mattonelle in ceramica o di pietre naturali come marmo, granito e arenaria sono le più indicate per questo spazio. Anche le piastrelle in PVC possono essere una valida opzione, decisamente più economica ma meno durevole.

3. Stanze di soggiorno

Le stanze come il salotto, la sala da pranzo e le camere da letto sono quelle in cui, veramente, puoi scatenare la fantasia rispettando soltanto i tuoi gusti personali vista la infinita gamma di scelta di materiali, colori e formati.

Molto utilizzati, per la durata e il senso di calore, sono il legno massello o le piastrelle, con l’aggiunta di tappeti nelle zone strategiche per dare movimento alla superficie e camminare sul morbido: c’è invece chi preferisce direttamente il comfort della moquette.

La cosa migliore da fare prima di scegliere è cercare qualche campione o ispirazione on line, quindi selezionare quello che fa per te in base anche al tuo budget.

A. Tipi di pavimento

Ci sono veramente un sacco di scelte possibili, ma bene o male in tutte le case i materiali più comuni sono quelli che andiamo vedendo qui di seguito.

Scegliendone uno, non avrai ancora finito il tuo compito: dovrai ulteriormente decidere decori, finiture o motivi. Ecco alcune tipologie di pavimenti tra le più gettonate.

1. Legno massello

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Viene ricavato dal legno massiccio tagliato trasversalmente al tronco (i più frequentemente utilizzati sono il noce, il rovere o il ciliegio), e non si può chiamare parquet massello se lo spessore dell’essenza di legno non è come minimo di 2,5 cm.

Il massello viene venduto finito in uno o due modi. Il legno prefinito viene finito prima di iniziare la posa, quindi diciamo che le tavole sono già come verranno da montate: basta solo posarle.

Il legno grezzo dovrà essere levigato e sigillato dopo la posa, quindi solo a quel punto diventerà brillante e resistente all’acqua.

Tutti i pavimenti di legno sono duri, ma naturalmente quanto duri essi siano dipende dal legno che scegli: la scala Janka ti aiuterà a capire che tipo di legno ti serve in base al calpestio di casa tua, garantendoti una buona resistenza all’usura in tutte le parti della casa in cui vorrai posarlo.

2. Impiallacciato

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Il pavimento in impiallacciato è un’alternativa abbordabile al parquet in legno massiccio, e consta di strati o fogli di legno ricoperti da un foglio di essenza, trattato con uno strato superficiale trasparente e indurente che lo rende, quindi, più resistente all’acqua del massello.

Può essere una scelta ottima per quei locali a cui vuoi dare il tocco del legno, ma dove hai paura a mettere legno massello, che si potrebbe incurvare per il livello di umidità elevato, tipo in un seminterrato. È sicuramente un’alternativa più economica al parquet.

Puoi scegliere tra diversi tipi, i più utilizzati sono la quercia, il ciliegio e il noce americano; uno degli inconvenienti che presenta l’impiallacciato è che non si può levigare tanto quanto il parquet, per via della sua lamina di essenza sottile, che si consumerebbe.

In ogni caso, lo si rende resistente e durevole usando le stesse coperture del massello, quindi sopporterà benissimo l’usura. 

3. Bambù

bambu

Sebbene sia un legno massiccio, di durezza paragonabile alla quercia, il bambù viene solitamente trattato come un legno a parte.

Alternativa al legno, viene da una pianta (solitamente la varietà Moso, importata dalla Cina) che appartiene alle erbacee, non agli alberi: pertanto, crescendo più rapidamente, è più facile la “riforestazione”.

Esso viene considerata una scelta ecologica, ma nelle colture viene spesso fatto uso di pesticidi e fertilizzanti, e per la produzione dei pavimenti spesso viene usato collante ad alto contenuto di formaldeide: accertati che il tuo bambù sia realmente ecologico, di solito sono soggetti a certificazione.

Il bambù è comunque un pavimento robusto, di colore naturalmente chiaro ma che porta anche finiture che lo scuriscono; resistente ma non completamente esente da rischio di graffi e ammaccature, è consigliabile usarlo in sala da pranzo, in salotto, in camera da letto o in ingresso.

I pannelli classici vengono definiti orizzontali o verticali, a seconda di come vengono disposti i listelli di bambù: la venatura verticale si ottiene disponendo i listelli di costa, quella orizzontale si ha quando i listelli sono disposti sul loro lato più largo.

4. Laminato

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Se ami l’aspetto del parquet ma non puoi permettertelo, il laminato è certo da considerare un’attraente soluzione. Simile nell’aspetto all’impiallacciato, si differenzia per la composizione.

Sullo strato di compensato o fibre di legno, si incolla un foglio con una stampa dell’essenza di legno (o della pietra o della piastrella in ceramica o in cemento levigato che si vuole), il tutto finito e trattato con una copertura plastica trasparente.

Il prodotto che si ottiene non teme molto né l’usura né l’umidità, ed è perfetto per essere usato in qualsiasi stanza tu voglia ad un costo contenuto.

5. Linoleum

linoleum

Quando si parla di linoleum, a molti vengono in mente le cucine anni ’70 con il pavimento dall’aspetto sdrucciolevole. Toglitelo dalla testa! Oggigiorno, il linoleum è meravigliosamente finito, puoi trovarlo in tantissimi motivi e colori di grande effetto, ed è ben lungi dall’essere un prodotto di fascia bassa.

È un materiale ecologico (si tratta infatti di farina di legno, di sughero, pigmenti e olio di lino pressati su un tessuto di juta) e resistente, molto utilizzato per la produzione di fogli che devono essere solamente incollati al suolo per ottenere un ottimo pavimento. I pigmenti conferiscono colorazioni e motivi molto particolari.

Per avere un buon risultato, il pavimento dovrebbe essere sigillato con una copertura protettiva, atta prevenire macchie e usura. In caso questo rivestimento manchi, aspettati di dover rinfrescare il tuo pavimento ogni due-tre anni.

6. Sughero

sughero

È un altro materiale che dà la sensazione e il calore del legno, ma è ecosostenibile: deriva infatti dalla corteccia dell’albero, ma viene prelevato senza che l’albero muoia. La corteccia si rigenera ogni otto anni circa, e si può procedere alla produzione di altro sughero.

Il pavimento di sughero è a grana irregolare, che talvolta dà luogo a motivi a spirale, come pure è irregolare la colorazione. Viene venduto in tavole o piastrelle, e il concetto è quello del laminato, con uno strato superficiale (di decoro) incollato ad una base più consistente.

Normalmente è fornito già trattato, ma è bene rinnovare la sigillatura contro macchie e umidità ogni tre-cinque anni. Le coperture più comuni sono poliuretano o cera.

7. Piastrelle di ceramica

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Le piastrelle sono prodotte in un’incredibile varietà di modelli, colori, forme, decori da comporre, e rappresentano forse la scelta più diffusa per i pavimenti moderni in Italia per la loro versatilità e comodità d’uso. La vasta scelta ti permette certo di trovare quello che sta bene con ogni stile di casa tu abbia.

La piastrella è un composto di argilla e scisto, di forma generalmente quadrata o rettangolare, che viene cotto in un forno particolare per solidificare. Decori smaltati o pigmentazione aggiunta al composto per colorarlo in mille modi vengono cotti anch’essi, per garantirne la durevolezza.

È importante accertarsi di scegliere piastrelle adatte alla realizzazione di pavimenti, perché quelle per rivestimento hanno caratteristiche differenti e potrebbero non sopportare le camminate a cui vengono sottoposti i pavimenti in una casa qualunque.

Esistono quattro tipi principali di piastrelle:

  • In ceramica smaltata

Le piastrelle smaltate vengono ricoperte prima della cottura da uno strato lucido, che conferisce loro il classico aspetto vetrificato e le rende semplici da manutenere.

  • Opaca

se l’aspetto lucido non ti interessa, puoi scegliere questo tipo di mattonella, a cui non viene applicato lo strato lucido e che viene resa colorata dai pigmenti aggiunti alle argille. Ha un aspetto e una texture più grezza di quella smaltata, ma è meno sdrucciolevole se bagnata.

  • Gres porcellanato

Finito sia lucido che opaco, il gres porcellanato è un pavimento molto più resistente grazie alla cottura dei composti a temperature più elevate.

  • Cotto

Tipo più delicato di piastrella, il cotto sarà da risigillare ogni tanto per evitare che si rovini con le macchie. Scelto spesso come decoro per gli ambienti rustici o anche per esterni, è un pavimento di tipo opaco.

8. Moquette

moquette

La moquette è una scelta prevalente, qui in Italia, per le camere da letto, mentre negli Stati Uniti è facile trovarla perfino nelle stanze da bagno.

Tanto più durevole quanto è fitta, la moquette viene prodotta ormai in molti colori e tipi di tessuto, tra cui impera la lana – ma non solo.

  • Lana

La scelta standard per una moquette di qualità, la lana è durevole e resiste all’umidità e alle macchie.

  • Nylon

Materiale sintetico forte e resistente a macchie e usura, dura parecchio e, alla fine della sua vita, può essere riciclato.

  • Fibra acrilica

Materiale sintetico resistente a muffe, insetti e schiacciamento.

  • Poliestere

Fibra sintetica resistente all’umidità, di solito viene tinta per avere brillanti colori chiari, ma è facile macchiarla e difficile pulirla.

  • Polipropilene

Fibra plastica resistente a muffe, macchie e umidità, può essere usata sia in interni con l’opportuno tappetino da posizionarvi sotto prima della posa, che in esterni, senza di esso.

9. Pietra naturale

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Il pavimento in pietra naturale si colloca decisamente tra i pavimenti di lusso, pertanto è probabilmente l’opzione più costosa vista finora.

Tra le pietre usate per produrre pavimenti ci sono il marmo, il travertino, l’ardesia, l’arenaria e il granito. Le pietre meno dure, come l’arenaria, sopporteranno meno l’umidità rispetto a quelle dure, tipo il marmo e il granito.

In ogni caso, che sia di pietra tenera o di pietra dura, il pavimento in pietra va risigillato e finito ogni tanto, perché non perda il suo aspetto magnifico.

10. PVC

pvc

I pavimenti in vinile sono, che siano in piastrelle, in fogli o in rotoli di PVC, noti per la loro durevolezza e facilità di manutenzione. Resistenti, attutiscono il passo e sono formati da più strati di feltro e schiuma sulla cui superficie si fissa uno strato finale antigraffio e antimacchia, in vari colori, decori e finiture.

Il pavimento in PVC è comunque quello più a basso costo tra quelli finora illustrati, collocandosi tra i pavimenti economici per interni, e garantisce una durata fino a 15 anni.

Da non confondere con il pavimento in resina, che è un’unica colata di materiale che poi viene finito una volta asciutto, altrettanto durevole, resistente agli urti, ai graffi e alle macchie, anti-umidità e quindi antimuffa e senza giunzioni, il pavimento in PVC resta una scelta estetica e conveniente.

11. Cemento levigato

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Il cemento levigato è l’ultima opzione per un pavimento moderno secondo le ultime tendenze. È possibile personalizzarlo con colori, macchie e motivi prima della finitura: tutto il procedimento dev’essere comunque eseguito da personale specializzato.

Considerazioni sui pavimenti

Altri fattori da considerare per la scelta di un pavimento possono essere i seguenti:

1. Durevolezza

A seconda del tuo stile di vita, di come è composta la tua famiglia, se hai o meno animali e in quale zona della casa collocherai il tuo pavimento, esso dovrà avere una certa durevolezza.

È diverso scegliere un pavimento per una stanza degli ospiti – che magari sarà usata abbastanza poco – da uno per la cucina, la stanza “da lavoro” per eccellenza, così come un pavimento delicato e poco resistente ai graffi non sarà indicato in caso tu abbia anche componenti della famiglia a quattro zampe.

Insomma, la scelta di un pavimento da non cambiare dopo sei mesi va fatta con attenzione al tuo modo di vivere, stanza per stanza.

2. Installazione

A seconda del materiale e del decoro che sceglierai per il tuo pavimento, potrai dover fare i conti con diversi tipi di installazione. Avere ben presente il risultato che vuoi ottenere e come ottenerlo è importante anche per sapere che tempi di posa puoi aspettarti.

Va da sé che un pavimento in cui ci sono molti decori a intarsio o mosaico sarà più lungo da posare di un laminato flottante, e richiederà, peraltro, anche una manodopera specializzata che dovrai pagare, invece di poter fare da te.

3. Pulizia

Tutti i diversi materiali di cui abbiamo trattato finora hanno un diverso mantenimento e una differente pulizia. A seconda della stanza, cerca di capire cosa è meglio scegliere anche da questo punto di vista: vero che il naturale è splendido, sia esso pietra o legno, ma è molto meno pratico di una piastrella.

4. Costo

Naturalmente, che tu scelga piastrelle, legno, cemento levigato, resine o PVC, laminato o moquette, il costo del prodotto rispecchia la sua qualità, e può davvero variare di molto anche per la stessa categoria di prodotto, a seconda di come questo è stato realizzato.

Fissati un tetto di spesa e resta in quella scala: ad esempio se ti piace molto il parquet ma per te è troppo caro (fidati, sei in buona compagnia!) puoi senz’altro scegliere qualcosa di economicamente meno impegnativo ma che renda il tuo gusto per il legno.

Ulteriori dettagli

Alcuni altri dettagli a cui prestare attenzione quando scegli il tuo pavimento.

A. Isolamento acustico

Se vivi in condominio o hai soffitti particolarmente alti, potresti voler insonorizzare l’ambiente, e in questo una scelta opportuna di pavimento può aiutare. Alcuni tipi di pavimenti sono rumorosi, o creando eco (ceramica, pietra) o propagando il suono nello spazio (legno, laminato).

La moquette sarebbe il pavimento ideale per attutire il rumore anche perché viene posata su ulteriori supporti imbottiti, ma se non è la tua scelta puoi ripiegare su pannelli fonoassorbenti da mettere prima della posa.

B. Supporti imbottiti

Se hai scelto un pavimento in moquette, come dicevamo prima, dovrai accompagnarlo con un supporto imbottito da posare sotto di esso. Raccomandato da tutti i produttori, secondo spessori da rapportare alla moquette che hai scelto, il “tappetino” provvede ulteriore comfort e morbidezza ai tuoi passi, prolungando la vita della tua moquette.

Domande Frequenti

🏡 Quali sono i tipi di pavimenti più durevoli?

Secondo un sondaggio, il pavimento che dura di più è quello in gres porcellanato, resistente agli urti, ai graffi e all’umidità. Uno dei motivi di questa risposta probabilmente sta nel fatto che è possibile sostituire una sola piastrella se danneggiata, quindi è facile tornare ad avere un pavimento come nuovo per molto tempo. È anche molto facile da pulire.

🏡 Quali sono le ultime tendenze per un pavimento alla moda?

Laminato, tavole in PVC e parquet avranno prevalentemente i colori delle essenze naturali del legno, escludendo i toni caldi. I toni freddi, infatti, continueranno ad andare di moda anche per la prossima decade.

Sebbene i toni scuri e più caldi non siano completamente caduti nell’oblio, i toni chiari faranno tendenza anche nel 2020.

🏡 Che tipo di pavimento è meglio per chi possiede un cane?

Il pavimento in vinile è il migliore, perché costa poco, è impermeabile, resiste ai graffi e alle macchie ed è anche molto comodo quando ci si cammina su. Il pavimento in vinile farà contento sia te che il tuo cane!

Alcuni dicono che anche il gres porcellanato o la pietra naturale con trattamento antiscivolo fanno al caso di chi ha animali, ma è decisamente una scelta che ha molti dei pro del vinile, ma dà meno comfort camminando e costa decisamente di più.

🏡 Che tipo di pavimento si preferisce comprare?

In Italia, contrariamente a quanto succede negli Stati Uniti, dove va fortissimo il parquet, al top degli acquisti – vista la tradizione produttiva e le cave presenti sul territorio – si collocano ancora le piastrelle in gres porcellanato e i pavimenti di marmo.