Tipi di piani cottura

Siamo abituati ai classici fornelli a gas ma oggi possiamo trovare alternative in grado di fornirci prestazioni più elevate e creare un look più attuale all’interno della cucina.

Che tu stia componendo il tuo primo angolo cottura o che voglia rimodernare gli ambienti, il nostro articolo sui tipi di piani cottura ti aiuterà a fare chiarezza su quale modello è il migliore per te.

Che tipi di piani cottura esistono?

Il piano cottura è l’elemento sovrano in una cucina e per scegliere quello adatto dovremo valutare prestazioni, estetica, dimensioni, numero di fuochi e – soprattutto – tipo di alimentazione.

Ma cosa cambia davvero da tipologia a tipologia?

Per rispondere a questa domanda dovremo approfondire uno per uno i diversi modelli e le loro caratteristiche.

Ecco la lista dei diversi tipi di piani cottura:

1. Gas

Tipi-di-piani-cottura-gas

Sono i più comuni e i più economici, nelle versioni basiche. I piani cottura a gas sono perfettamente efficaci, ci permettono di regolare la potenza della fiamma con un semplice gesto sulla manopola e possiamo utilizzarli con qualsiasi tipo di pentola.

In termini di risparmio energetico forse non sono fra i più prestanti e se in casa utilizziamo mezzi di riscaldamento diversi dai sifoni a gas, è probabile che il fornello sia l’unico elemento che ci richieda l’allaccio – con i relativi costi di trasporto e le tasse in bolletta.

Dal punto di vista delle prestazioni i fornelli a gas sono una garanzia. Il loro funzionamento “meccanico” è facile da gestire, anche se la fiamma può diventare pericolosa per alcune categorie come gli anziani o i bambini.

Inoltre c’è sempre il rischio di una perdita – a questo proposito è importante scegliere un modello con valvola di sicurezza e/o un indicatore luminoso che ci avverta quando un fornello è rimasto in funzione (ma senza fiamma).

I modelli a gas sono di tre tipi:

  • Acciaio inox
  • Acciaio smaltato
  • Vetro

L’inox è il più diffuso, nella classica finitura argentata lucida o satinata, è anche il più difficile da pulire perché gli alimenti caduti sul piano continuano a cuocere fino a incrostarsi.

Il vetro smaltato è disponibile in più colori ma è più suscettibile a graffi o sbeccature.

Il vetro (detto anche “cristallo”) può sembrare il più delicato ma in realtà ha un’ottima resistenza alle alte temperature e anche ai graffi ma più fragile ad eventuali colpi forti, tuttavia è anche il più facile da pulire perché non si surriscalda e quindi evita che gli schizzi di cibo si carbonizzino incrostandosi sulla superficie.


2. Elettrico

I piani cottura elettrici sono molto popolari, facili da trovare e non troppo costosi, in poche parole sono una scelta eccellente per chiunque voglia eliminare il gas dalla cucina.

Questi modelli sono realizzati in acciaio e quindi facili da mantenere puliti. La cosa bella è che non servono scintille per accendere i fornelli elettrici, tuttavia ci mette più tempo a scaldarsi e portare le pietanze a cottura.

Alcuni lati negativi dei piani elettrici includono:

  • In caso di assenza di corrente non si potranno utilizzare
  • Alcuni modelli sono più delicati e potrebbero graffiarsi o danneggiarsi se le pentole non vengono maneggiate con delicatezza


3. Piani a induzione

Tipi-di-piani-cottura-Induzione

I piani a induzione sono più costosi rispetto alle prime due alternative ma il prezzo elevato è giustificato.

Al contrario dei modelli precedenti, i fornelli a induzione si scaldano solamente per trasmettere il calore alla pentola sul piano cottura, spegnendosi automaticamente quando la pentola viene rimossa.

Com’è possibile?

I piani a induzione creano un campo magnetico che si attiva con il contatto con il fondo della pentola. Sono molto efficienti perché il calore resta concentrato, senza dispersioni.

L’unico neo di questa tecnologia è che richiede pentole speciali per poter funzionare, spesa che incide ulteriormente sul costo di partenza.

Un altro piccolo difetto che per alcuni può rivelarsi parecchio fastidioso è che a temperature elevate tende ad emettere un rumore di sottofondo fra il vibrato e il metallico, in particolare con le pentole più leggere.


4. Vetroceramica

Anche i piani in vetroceramica sono elettrici e spesso vengono confusi con i piani a induzione perché nell’aspetto si assomigliano molto.

La differenza risiede nel meccanismo di funzionamento. I piani a induzione non formano un campo magnetico. Quando accesi, creano una resistenza elettrica che riscalda la porzione di vetroceramica su cui è appoggiata la pentola.

Come i piani a induzione sono molto facili da pulire ma purtroppo costosi e meno performanti in termini di risparmio energetico rispetto ai primi.

Tuttavia hanno un grosso pregio, che possono funzionare con qualsiasi pentola purché abbia il fondo perfettamente piatto. E’ un bel vantaggio se confrontati con l’induzione che invece ci costringe a rinnovare anche il set di pentole acquistando modelli appositi con fondo ferroso.


5. Piastre elettriche

Tipi-di-piani-cottura-Piastre-elettriche

Per piastra elettrica intendiamo proprio “la piastra”, quella che useremo per cuocere gli alimenti senza supporti di sorta, appoggiandoli direttamente sul piano cottura.

Sono utilizzate soprattutto nelle cucine professionali ma si possono trovare anche di piccole dimensioni e in formato portatile, da usare in vista di una cena particolare a base di hamburger, ad esempio, o per saltare delle verdure.

Il meccanismo con cui funzionano è semplicissimo: l’intero piano si scalda in modo uniforme portando a cottura gli alimenti. Di norma sono realizzate in acciaio il che significa resistenza ma difficoltà a mantenerle perfettamente pulite dato che i residui carbonizzati si attaccheranno sulla superficie. Ma essendo perfettamente lisce potremo usare una spatola per grattare.


6. Cucina portatile

Chi non ha una cucina completa o non ha spazio per installarne una può trovarsi a dover sopperire all’esigenza di un punto cottura e ricorre a queste soluzioni da appoggio che possono essere “temporanee” o definitive.

Esistono due tipi di fornelli portatili, quelli a gas e quelli elettrici.

I modelli elettrici sono gettonati in particolar modo fra i campeggiatori. Possono avere uno o due elementi cottura, sono facili da pulire e da spostare. Basta inserire la spina e si accendono.

I modelli a gas invece devono essere collegati a una bombola. Non è raro vedere questo tipo di cucinotto in paesini di montagna dove non arrivano gli allacci del gas, per questo possiamo trovare piani di cottura a gas anche con 4 o 5 fuochi.

Sono economici, abbastanza facili da mantenere puliti e versatili.


7. Cucina a legna

Tipi-di-piani-cottura-Cucina-a-legna

La più diffusa in tutte le località di montagna d’Italia e d’Europa, splendida da guardare, è una vera e propria cucina completa che allo stesso tempo riscalda la casa.

Questa grande stufa a legna in ghisa smaltata è ancora molto in voga e non ha niente da invidiare alle cucine moderne.

Accanto al comparto in cui accendiamo il fuoco (la stufa vera e propria) c’è un secondo comparto che funziona da forno e sopra un ampio piano cottura a piastra dove possiamo appoggiare pentole o alimenti freschi.

Se non hai mai provato il gusto di un piatto preparato in questo forno, ti consiglio di andare subito a farti un giro in Trentino. L’aroma del legno lascia un profumo inebriante alle pietanze, in particolare a quelle di carne.

Sono parecchio costose ma è comprensibile dato che è praticamente una cucina completa.


Tipo di comandi

1. Manopole

Le manopole sono le più facili da usare perché permettono di interagire meccanicamente sulla potenza della fiamma valutando con gli occhi quanto aumentarla o ridurla dosando il movimento della mano.

In alcuni modelli è presente una spia luminosa che ci avverte quando un fornello è stato acceso, elemento che funge da controllo di sicurezza.

Tuttavia per le persone affette da artrite o problemi alle mani possono essere più difficili da utilizzare.


2. Touch digitale

I comandi touch digitali non richiedono forza nelle dita, basta toccare con il polpastrello il tastino e impostare la temperatura che apparirà chiaramente sul display.

Sono più precisi rispetto alle manopole, ottimi per gli appassionati di ricette che vogliono seguire le indicazioni in modo minuzioso. Inoltre hanno un aspetto più contemporaneo rispetto alle manopole e sono più facili da pulire.


Numero di fuochi e dimensioni

A seconda del modello potremo trovare piani cottura a partire da 1 solo elemento.

I più comuni, tuttavia, sono quelli da 3, 4 o 5 fuochi. Ogni elemento occupa circa 30 cm.

Le dimensioni più comuni sono da 60 cm con 4 elementi di diversa grandezza distribuiti agli angoli della superficie. Abbastanza comuni anche i modelli da 75 cm (generalmente con 5 fuochi dove il quinto è al centro), da 90 (6 fuochi) e i grandissimi piani da 120 cm (considerati cucina professionale).

Tipo di installazione

Fatta eccezione per i modelli portatili che potremo utilizzare su una superficie di nostra scelta, i modelli a installazione possono essere montati in due modi:

Sopratop

Nel modello sopratop il piano cottura è montato sopra il top della cucina.

Filotop

Nel modello filotop il piano cottura è incassato nel top della cucina.

Entrambi i metodi sono ugualmente diffusi, i filotop sono più utilizzati con i moderni piani a induzione o in vetroceramica e dato che formano un’unica superficie con il bancone, sarà più facile mantenere tutto più pulito. Inoltre il look lineare e minimal del filotop rende la cucina subito più moderna.

Il sopratop è ancora il metodo più utilizzato per gli altri modelli di piani di cottura.