Tipi di mattoni: caratteristiche e usi

Dai mattoni pieni ai mattoni forati passando per quelli in vetrocemento, per ogni tipo di costruzione c’è il mattone adatto.

Conoscere le differenze fra i vari tipi di mattoni ti aiuterà ad affrontare i lavori con competenza.

Le alternative sono davvero tante, d’altronde l’invenzione dei mattoni risale a milioni di anni fa e con il tempo sono stati migliorati e adattati alle esigenze dell’edilizia moderna, sia per tipo di materiale che per tecnica di realizzazione e per lo scopo d’impiego.

Che si tratti di dare struttura o rivestire qualcosa, in questo articolo troverai il tipo di mattone giusto.

Tipi di mattoni: forati o pieni?

I tipi di mattoni si possono dividere principalmente in due grandi categorie: i mattoni forati e i mattoni pieni.

Anche se siamo abituati a pensare al mattone come il modello pieno, sono i forati ad essere utilizzati nell’edilizia, più leggeri, convenienti e versatili, mentre i mattoni pieni ricoprono un ruolo puramente estetico.

Ad esempio, se i forati esistono di decine di forme e dimensioni per adattarsi ai diversi scopi edili, i pieni sono disponibili in pochi formati, quasi sempre solo il formato standard da 12 x 24 x 5,5 cm e impiegati per costruire piccole strutture ornamentali come archi, barbeque, muretti o comignoli.

Anche se il forato può sembrarci più fragile, le cavità al suo interno non indeboliscono affatto la sua struttura e anzi ne aumentano la resistenza perché il cemento permette di avere una presa migliore sulle file, dando maggiore stabilità all’intera struttura.

Ora che abbiamo dato una prima spolverata alle due principali categorie, entriamo nel vivo analizzando una ad una le diverse tipologie di mattoni.

Ecco la lista di tutti i tipi di mattoni:

MATTONI PIENI

1. Mattone in terra cruda

Mattone-in-terra-cruda

Il mattone in terra cruda è il tipo di mattone “storico” per eccellenza. Il suo passato glorioso tuttavia ha lasciato il posto ai forati per le grandi realizzazioni edilizie nonostante siano buoni isolanti termoacustici e molto resistenti alla compressione e alle sollecitazioni.

Il fatto è che, essendo pieni, sono più pesanti e costosi rispetto ai forati. La difficoltà nel maneggiarli a causa del loro peso (quasi 3 kg per singolo mattone) si accompagna a maggiori costi di trasporto e difficoltà di spostamento.

Esistono due tipologie di mattoni pieni classici:

  • Mattone pieno inglese: 8,5 x 10,5 x 21.5 cm
  • Mattone pieno italiano: 6 x 12 x 25 cm

Fra i due in Italia è più utilizzato il pieno italiano, anche perché è perfettamente modulare (a differenza dell’inglese).

Come accennato, oggi sono utilizzati per lo più per realizzare strutture ornamentali e sono ancora apprezzati per costruire muri portanti grazie alla loro grande resistenza alle sollecitazioni.


2. Mattone in laterizio

Mattone-in-laterizio

I mattoni pieni in laterizio si ottengono mescolando argilla, sabbia e ossidi di diverso tipo. Si trova sia nella versione piena che semiforata e sono utilizzati per qualsiasi scopo dell’edilizia, dai tramezzi alle strutture portanti.

Il materiale ha moltissimi pregi, dall’impermeabilità all’ottima conduttività termica, oltre a resistenza alla compressione, al gelo e alle eccellenti capacità di isolamento termoacustiche.

La normativa UNI definisce la misura standard dei mattoni pieni in laterizio in 5,5 x 12 x 25 cm.


3. Mattone paramano (o “facciavista”)

Il mattone paramano (o facciavista) è un mattone pieno classico dall’estetica particolarmente curata proprio perché utilizzato per rivestire una parete (esterna o interna) oppure per costruire forni e altri oggetti particolari in cui ci deve essere un equilibrio fra performance e design.

Ne esistono di tante misure e finiture, dal look rustico a quello moderno. Rispetto ai mattoni pieni classici, quelli facciavista sono più costosi proprio perché la produzione deve essere più curata. 


4. Mattone in calcestruzzo cellulare

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I mattoni in calcestruzzo cellulare sono leggeri e malleabili dal punto di vista della lavorazione.

Il calcestruzzo ha ottime proprietà isolanti (termiche, acustiche e ignifughe) e infatti è molto utilizzato per realizzare solai, muri tagliafuoco, pavimenti ma anche mura portanti.

Inoltre è un mattone economico e versatile che può essere trovato in tante forme e dimensioni e anche preparato su richiesta per sopperire ad esigenze speciali, ad esempio con forme stondate o particolari.

I mattoni di questo tipo non sono decomponibili e quindi assicurano un’ottima resistenza anche a contatto con la terra viva tuttavia sono più fragili rispetto ad altri mattoni, motivo per cui non esistono in versione semipiena o forata.


MATTONI FORATI E SEMIPIENO

5. Blocco di cemento

Blocco-di-cemento

Robusti e possenti, i blocchi di cemento sono fondamentali nell’edilizia. Uno dei vantaggi principali è proprio la grande resistenza del cemento che permette di realizzare blocchi di grandi dimensioni e quindi molto più convenienti da usare in fase di costruzione.

Possono essere usati sia per strutture portanti che non, a seconda del modello e della relativa idoneità al tipo di impiego.

Un po’ come per il laterizio, anche il cemento ha moltissimi formati, dal blocco classico 20 x 20 cm alle tavelle con 8 fori da 10 x 25 x 10 cm, ad esempio, o da 15 fori da 12 x 25 x 12 cm.

Li possiamo trovare in color grezzo o in colorazioni più variegate che permettono di sfruttare l’aspetto estetico per costruire superfici a vista.

Inoltre i blocchi di cemento si trovano facilmente in forme speciali, anche pieni, come i topping per colonna o per comignolo. 


6. Mattone forato in laterizio

Mattone-forato-in-laterizio

Di certo il più utilizzato di tutti in edilizia, il mattone forato classico in laterizio ha innumerevoli formati per adattarsi ai tantissimi scopi che deve ricoprire.

Alcune delle tipologie di laterizio più comuni, includono:

  • Per solai – tavelle, tavelline, tavelloni, pignatte e volterrane;
  • Per muratura – mattoni pieni, blocchi e mattoni semiforati (per pareti portanti), mattoni e blocchi forati (per tramezzi e tamponature);
  • Per coperture – sono le tegole che vediamo sui tetti abitualmente. In base a forma e dimensione hanno nomi diversi ma tutti accumunati dalla caratteristica dell’impermeabilità;
  • Per camini e canne fumarie – hanno una forma particolare con l’interno forato che ricorda un tubo;
  • Per pavimentazione – mattoni speciali usati per realizzare vialetti o pavimenti in cotto.

7. Mattone semipieno

Mattone-semipieno

Il mattone semipieno può essere realizzato in svariati materiali anche se il più comune è proprio il laterizio. A differenza del forato, ha una percentuale cava inferiore ed è proprio a metà fra il pieno e il forato.

Possono essere di tipo A (con fori compresi tra il 15% e il 25% del mattone) e di tipo B (con fori compresi fra il 45% e il 55% del mattone).

Essendo ampiamente utilizzato in edilizia, ne esistono di tantissime forme e dimensioni anche se il classico è di 6 x 12 x 24 cm per 6 fori.

Rispetto al forato ha capacità di resistenza inferiori, può sopportare meno pressione e tende a rompersi con più facilità per questo viene impiegato in particolare nella realizzazione di muri di delimitazione degli ambienti e non per muri portanti.


ALTRI TIPI DI MATTONI

8. Mattone estruso

Mattone-estruso

Il mattone estruso è un tipo di mattone semipieno o forato ottenuto con una tecnica di estrusione in cui l’impasto viene compresso e fatto passare in un macchinario che gli dà forma e spessore in modo simile a quello della trafilatura della pasta da mangiare.

Il lungo filone di impasto viene poi tagliato in misura e cotto.


9. Mattone pressato

Mattone-pressato

Anche in questo caso il mattone pressato è un mattone ottenuto con la tecnica della pressatura (o stampatura). A differenza dell’estrusione, qui l’impasto viene formato in un macchinario che pressa il mattone pieno all’interno di uno stampo.

Fra tutti è il procedimento più utilizzato.


10. Mattone in vetrocemento

Mattone-in-vetrocemento

I mattoni in vetrocemento sono mattoni completamente diversi da quelli usati in edilizia, infatti hanno uno scopo esclusivamente ornamentale.

Si realizzano mediante un processo di pressatura di due formelle di vetro e, a differenza di quanto si potrebbe pensare vista la fragilità del materiale di partenza, sono incredibilmente resistenti alle sollecitazioni meccaniche.

Il mattone in vetrocemento offre un buon livello di isolamento acustico e il suo aspetto caratteristico permette di essere sfruttato per realizzare pareti divisorie di grande effetto visivo.


11. Mattone porizzato

Mattone-porizzato

Il mattone porizzato è un tipo di mattone in laterizio realizzato con una tecnica avanzata che unisce all’argilla cruda degli alleggerenti, conferendo al mattone una struttura ricca di alveoli.

E’ un mattone ad elevate prestazioni termiche utilizzato per incontrare istruzioni edilizie ben precise.

Possono essere di due tipi:

  • Con macroporizzazioni – ottenute con l’aggiunta di polistirolo espanso che durante il processo di cottura evapora lasciando alveoli di 1 – 2 mm

oppure

  • Con microporizzazioni – ottenute con l’aggiunta di farina fossile, di cellulosa, di legno o di altro tipo organico e non organico.

Oltre ad essere migliori dal profilo dell’isolamento, i laterizi porizzati sono particolarmente duttili.


12. Mattone Clinker

Mattone-Clinker

Il Clinker (o Klinker)è un materiale laterizio ottenuto cuocendo la materia prima a temperature talmente elevate da sfiorare la sua vetrificazione.

La sua versione in mattone è molto apprezzata e utilizzata nel rivestimento delle facciate perché affidabile e durevole, oltre ad essere esteticamente attraente.

Alla base del Clinker c’è un tipo speciale di argilla, il “magro”. Rispetto a un mattone classico il Clinker ha una densità decisamente superiore che lo rende anche più durevole nel tempo.

Possono essere trovati di diverse forme, colori e finiture, sia forati che non, realizzati sia a estrusione che a pressatura.

Ha un’ottima resistenza all’usura, all’acqua, al gelo, all’abrasione, alla compressione e alla flessione.


13. Mattone di canapa

Mattone-di-canapa
@vestirebio

Il mattone di canapa è un prodotto abbastanza recente nato dall’esigenza di trovare soluzioni più ecologiche per la bioedilizia e caratterizzato da una miscela di fibre di canapa (canapuolo)  e calce.

Definito anche con il termine “biomattone”, in realtà non è certo che sia effettivamente più green da produrre rispetto ad altri tipi di mattone ma dalla sua ha certamente le incredibili proprietà isolanti fra interno ed esterno – non a caso è fra i materiali più utilizzati nella realizzazione di case in legno.

Inoltre questi mattoni sono in grado di normalizzare i livelli di umidità negli ambienti evitando ponti termici e condense, migliorando pertanto l’abitabilità della casa e anche la sua salubrità dato che impediscono la formazione di muffe e funghi.

Sono leggeri e facili da trasportare, duttili e (aspetto non trascurabile) completamente ignifughi.


FONTI

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